giovedì 7 gennaio 2016

Sesso anale: e non più taboo.

Se ancora vi scandalizzate quando ad un aperitivo qualcuno che conoscete appena inizia a parlare di sesso anale come si trattasse di bricolage, beh, sappiate che siete uno dei pochi esemplari rimasti.
Nel corso degli ultimi 10 anni infatti l'argomento (e quindi la pratica) sembra aver preso sempre più piede, tanto che spesso lo si definisce come il nuovo sesso orale.
Difficile a dirsi se davvero ci siano più persone a praticarlo o se forse si è meno pudici rispetto ad un tempo e più propensi a condividere esperienze personali di questo tipo, senza esser per questo giudicati negativamente.
Le opinioni al riguardo variano in base all'età, al sesso, alla provenienza geografica… ma sono molte le frasi ricorrenti quando si parla di entrare dall'uscita di emergenza.
La pratica in sé è stata praticata per secoli per mantenere intatta la verginità della donna. 
Nel mondo animale, del quale tuttavia anche noi facciamo parte, rappresenta una forma di dominazione verso soggetti più deboli o che si vogliono far sentir tali. 
Nonostante in molti paesi, quali l'India, è ancora ritenuto illegale e può causare l'annullamento del matrimonio, nei paesi occidentali la percentuale di persone che lo praticano aumenta in maniera esponenziale.
In molti attribuiscono la colpa di questo crescente desiderio nei giovani tra i 20 e 40 all'accesso gratuito alla pornografia online. 
Non pochi ricorderanno l'imbarazzo e il senso di vergogna nel recarsi a quell'unico giornalaio in città che vendeva qualche copia, sperando di non incrociare la professoressa. 
Quindi, ci piace di più farlo o abbiamo esplorato tutto l'esplorabile?
Sicuramente un dialogo più aperto e uno spirito più pioneristico hanno contribuito nel creare curiosità verso qualcosa che prima suscitava paura.
Quando interpellati, la maggior parte degli uomini ammettono che preferiscono quando la loro partner non oppone resistenza. 
In molti vantano numerose amicizie femminili che sostengono non solo di farlo ma addirittura di preferirlo alla maniera canonica.
Ammettendo che gli uomini non siano bugiardi e che davvero esistano molte donne a cui piace, quali possono essere le cause della crescita di curiosità nei riguardi del sesso anale?
La risposta delle donne non è positiva all'unanimità come quella degli uomini.
Ragione di questa discrepanza potrebbe essere una generale disinformazione in materia.
Innanzi tutto, l'esperienza è resa molto più piacevole da un uso abbondante di lubrificanti, in special modo se si è alle prime armi.
Se ancora non osate comperarne in farmacia o recarvi al più vicino sexy shop, sappiate che non viviamo più nell'età della pietra e che oggigiorno moltissimi dei prodotti necessari per trarne più piacere possibile sono disponibili on line.
Le coppie che lo praticano più regolarmente infatti non lo associano a perversione o alle scene spesso violente quanto irreali del mondo del porno. Viene vissuto invece come una piacevole alternativa se fatto nel rispetto e nell'armonia.
Se per le donne non è più taboo ammettere che piace, di sicuro lo è ancora per gli uomini.
In crescita infatti è anche il numero di donne a cui piace "addentrasi" in quel territorio inviolato.
Se da un lato gli uomini adorano fare sfoggio delle loro conquiste sul campo, per l'altro non condividerebbero così apertamente quando sono le donne a contraccambiare.
Ma non disperate donne, anche per questo problema potete trovare on line un universo di prodotti per invogliare, rilassare e dominare il vostro compagno come non credevate di poterlo fare.
Mentre per gli uomini il segreto risiede in molta dolcezza e un buon lubrificante, per la donna si tratta soprattutto di come saper massaggiare la prostata.
Se non vi sentite abbastanza sicure e non avete nessuno con cui confidarvi, provate inizialmente con massaggiatori elettrici che potete anche in questo caso acquistare facilmente nel web. Tale soluzione è non solo più semplice ma anche più sicura, visto che se fatto bene il massaggio procura piacere e mantiene in buono stato la salute della prostata.

Tuttavia, se fatto male e in modo troppo aggressivo potrebbe creare problematiche. 

Cicli ormonali: un problema non solo femminile.

Care donne, brutte notizie in arrivo! La vecchia scusa usata per giustificare comportamenti isterici e lunatici perché: "sono in fase pre-mestruale" non è più esclusiva del gentil sesso.
In un'epoca in cui l'universo femminile e quello maschile vanno sempre più avvicinandosi sotto molto aspetti, non ci sorprenderà sentire che una nuova ricerca scientifica difende la teoria per la quale anche gli uomini soffrirebbero di sindrome "premestruale".
Se il vostro compagno cambia spesso umore o si irrita più facilmente alcuni giorni del mese, se dovesse sembrare più ansioso al mattino che non alla sera, o se il suo interesse sessuale verso di voi dovesse variare spesso, non datevi tutte le colpe.
Sempre più uomini sostengono di soffrire degli stessi sintomi e sembra che non sia solo un senso di rivalsa a motivare tali affermazioni. 
Ma quanto c'è di vero e quanti condividono questa teoria? Si tratta di scienza o dell'ennesimo specchio per allodole per vendere prodotti a base di ormoni?
A sostenere questa teoria vi è in primis il noto psichiatra americano Jed Diamond, che ha dopo 20 anni di ricerca clinica ha pubblicato nel 2004 un libro intitolato "Irritable Male Syndrome", termine che nella lingua inglese definisce la cosiddetta sindrome premestruale maschile.
Ma non occorre avere una laurea in medicina per rendersi conto che anche gli uomini non sono lineari nella loro condotta emotiva e che spesso, come le donne, riversano sul partner frustrazioni e cambiamenti di umore considerati come immotivati e che finiscono col creare liti e incomprensioni.
Sarà allora un sollievo per molte coppie sapere che tali atteggiamenti non sono solo dovuti a insoddisfazioni o problematiche di coppia, ma a dei naturali cicli ormonali. 
La manifestazione della depressione negli uomini si riconosce infatti attraverso stress, irritabilità, mancanza di desiderio sessuale.
Secondo Diamond però sarebbe possibile riconoscere quanto tali sentimenti sono attribuibili a cicli ormonali o ad altre circostanze.
Tali cicli sarebbero concentrici, variando durante il corso di un'ora, giorno, mese e anno.
I livelli di testosterone sarebbero infatti più alti al mattino e più bassi alla sera e sarebbero molto elevati nel mese di Novembre e più bassi durante il mese di Aprile. 
Forse l'abuso perpetuato dalle donne nell'utilizzare la sindrome pre-mestruale come causa di ogni male le ha fatto perdere di credibilità.
Tuttavia, ora che è riconosciuto come mal comune, possiamo assolvere comportamenti spesso spiacevoli in quanto dovuti a variazioni nella quantità di ormoni, quindi non del tutto arbitrari. 
Ulteriore back-up alla recente teoria è fornito dagli uomini stessi, che intervistati durante il corso della ricerca avrebbero affermato di sentirsi più stanchi e spossati in alcuni periodi del mese che non in altri, di provare più appetito o di percepire una più spiccata emotività riguardo argomenti verso ai quali di solito provano indifferenza.
Anche se in molti si riconoscono in tali sintomi, in pochi sanno che essi derivano da cicli ormonali. 
State tranquilli, non siete gli unici e non c'è nulla di anormale in ciò che sentite.
Anche la reazione delle donne è per la maggior parte non di sorpresa ma di conferma. Quella migliore sarebbe di fornir loro sostegno, se non altro per solidarietà. Usate con loro i piccoli trucchi che usate per voi stesse. 
Se si pensa all'impatto positivo che questa teoria può avere sulla coppia, si vedrà come piccoli espedienti possano essere utilizzati qualora l'umore non dovesse essere al top. 
Se siete una donna, invece di mettere il muso e inasprire l'atmosfera, provate a stimolare il vostro partner sessualmente con l'aiuto di prodotti, profumi o sex toys se dovesse dimostrare meno interesse nei vostri confronti.
Magari regalate il piacere di un massaggio rilassante, o cercate di compensare con sostanze naturali. 
Anche alcuni elementi quali il magnesio presenti in molti cibi possono alleviare gli effetti indesiderati di tali cicli. 

Se siete un uomo e doveste sentirvi giù di tono senza sapere il perché, non date troppa importanza al fenomeno e imparate ad ascoltare i vostri ormoni, non sempre potete essere dei leoni! 

Culto del piede: dal loto d'oro al footjob

Di nuove e sempre più assurde pratiche sessuali ne nascono ogni giorno di nuove e stare al passo coi tempi risulta sempre più faticoso.
Ma anche tra quelle più antiche e notorie ve ne sono di ben curiose se considerate più da vicino.
Ci riferiamo qui al culto dei piedi, o podofilia, o feticismo, o qualsivoglia nome sia stato attribuito al fenomeno.
Un culto che va di pari passo con la storia dell'uomo.
Sin dall'antichità gli veniva associato il desiderio di sottomettere di un altro individuo.
Si pensi semplicemente alla frase "sei ai miei piedi" per indicare qualcuno che si prostra al nostro completo servizio.
Nell'antica Roma il lavaggio dei piedi veniva operato dagli schiavi e nella Cristianità indica la volontà di Gesù di rendersi schiavo e donare la propria esistenza al servizio degli altri.
Fino a pochi decenni fa nel mondo occidentale e ancora oggi in molti paesi poveri, il farsi lucidare le scarpe dai meno abbienti è visto come un segno di supremazia sociale.
Nella sfera sessuale l'adorazione dei piedi può derivare dallo stesso desiderio di sottomettere o essere sottomessi, ma non solo. 
Si manifesta più frequentemente negli uomini che nelle donne, con una percentuale molto più alta di uomini che ammirano il piede femminile e molte donne che al contrario provano riluttanza per quello maschile.
E' stato di recente associato anche alla capacità di gestire la socialità con maggiore o minore sicurezza negli uomini e nelle donne.
Le donne, si sa, sanno meglio gestire la socialità, sono più aperte al dialogo e a creare un ambiente accogliente e caldo, ma sono anche più libere nell'esprimere i sentimenti.
Secondo alcuni pscicologi questa incapacità dell'uomo di esporre e manifestare le proprie emozioni si riverserebbe su di un oggetto specifico sul quale la libido si focalizzerebbe. In questo caso, i piedi.
Altri, tra i quali il buon vecchio Freud, associano il succhiare l'alluce del piede ad un desiderio inconscio del pene, unica parte mancante nel corpo della madre. O comunque molte autorità nel campo ricollegano questa pulsione ad un episodio di rilevanza dell'infanzia, che non sempre ricordiamo ma che avrebbe compromesso una volta per tutte il nostro approccio all'intimità.
Che si tratti di fissazione su una parte del corpo dell'amata o di bisogno di sottomissione e umiliazione, questa forma di feticismo non è nuova ed è in continua evoluzione. 
In molte culture del mondo orientale i piedi delle bambine venivano fasciati non più tardi degli otto anni cercando di avvicinare l'alluce al tallone, causando una malformazione vera e propria che doveva essere mantenuta per il resto della loro vita attraverso fasciature e scarpe minuscole.
I piedi piccoli scatenavano un forte eccitamento sessuale nell'uomo, e costringevano la donna ad assumere un'andatura oscillante e dotata di molta grazia, paragonata al movimento del loto mosso dal vento. 
Se nel passato i piedi piccoli erano segno di nobiltà e femminilità, come sono cambiati i gusti in epoca moderna?
Fasciature e rottura delle dita dei piedi sono oggi considerati come mutilazioni, tuttavia tacchi a spillo e scarpe con le quali è quasi impossibile camminare sono sempre sinonimo di bellezza ed eleganza.
L'estetica del piede rappresenta a tutt'oggi un indicatore di femminilità, pulizia, leggiadria. Può anche indicare la sfera sociale alla quale un soggetto appartiene.
Nei paesi occidentali le donne lavorano e indossano scarpe spesso scomode, ma hanno più denaro da investire in pedicure mensili se non settimanali, per non parlare di creme, smalti e prodotti vari che possono applicare ogni sera da sole.
Aumenta la cura, aumentano anche le aspettative degli uomini, che non si limitano più a volerli guardare o toccare.
I giochi erotici che coinvolgono l'utilizzo dei piedi vanno dal semplice succhiamento dell'alluce al provare piacere nell'annusare piedi maleodoranti.
Uno dei più conosciuti è il footjob, pratica che prevede la masturbazione del sesso maschile manipolandolo similmente a come con le mani ma utilizzando entrambi i piedi. Per le donne può indicare lo strofinamento del piede del partner in varie parti erogene del corpo, specialmente il clitoride. Il termine viene utilizzato principalmente quando la masturbazione viene effettuata a piedi nudi, si usa invece shoejob quando fatto con le scarpe.
Il tickling consiste nel solleticare la pianta del piede delicatamente, mentre nel licking i piedi vengono leccati nudi o cosparsi di cibi o sostanze varie, fino al possibile raggiungimento dell'orgasmo.
Il trampling è invece una via di mezzo tra il massaggio e il sadomaso, si svolge calpestando il partner più o meno forte e con tipi di calzature diverse a seconda di quanto al di là della soglia del dolore ci si voglia spingere. Il piacere viene dato dallo strofinamento tra la pelle dell'uno e dell'altro o dal bisogno di sottomissione e maltrattamento tipico anche del sadomasochismo.
Malgrado alcuni si sbizzarriscano in giochi e perversioni fantasiose, molti ancora sia maschi che tra le femmine provano molto imbarazzo nel mostrare i piedi, negandosi a tali pratiche per timidezza o fastidio, condizionando così la libertà di espressione e di ricerca della relazione.
In realtà è maggiore il numero degli individui che non si sentono a proprio agio a mostrarli, associandoli a mal odore, sporcizia, contatto con il terreno sporco, volgarità.
Basti pensare che i piedi sono una delle parti meno esposte del corpo durante la maggior parte dell'anno, e in molti casi una delle più trascurate. 
Molte donne confessano di non provare piacere quando il partner coinvolge i piedi durante l'atto sessuale per l'insorgere di paranoie del tipo: "saranno profumati, indosso quelle scarpe da più di sei ore!" o "sentirà quel grosso callo o quella vescica?!" o ancora "oh no, speriamo che non mi faccia il solletico, potrebbe partirmi un calcio!".
Per gli uomini potrebbe essere ancora più fastidiosa l'idea di esporli, visto il poco impegno che spesso impiegano persino nel tagliarsi le unghie!
In effetti bisogna ammettere che non sempre i nostri piedi sono a prova di footjob, e che spesso anche solo a tirarli fuori per provare un paio di scarpe ci sentiamo a disagio. A volte non abbiamo l'occasione di liberarli dalla morsa delle scarpe dal mattino fino alla sera quando rincasiamo dal lavoro, senza contare che a volte rientriamo dopo cena.
Se vi volete considerare liberi sessualmente e pronti ad ogni evenienza, cercate di mantenere dei piedi in buono stato, in particolar modo se non avete ancora raggiunto quel grado di confidenza che può trasformare il disagio in risate.
I rimedi dell'ultimo minuto sono ovviamente quelli più inutili. Un pedicure di emergenza dopo mesi senza toccarli non è di sicuro un rimedio efficace. Una minima cura possibilmente quotidiana non vi prenderà più di tre minuti al giorno, e vi permetterà di sfoggiare piedi sempre morbidi e che vi faranno sentire fieri.